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Il paese dell’opera e della pera
Di origini etrusco-romane, Monteleone d’Orvieto si sviluppò attorno al castello edificato dalle potenti famiglie di Orvieto a difesa dei confini settentrionali. Sotto il dominio orvietano, Monteleone prosperò, fornendo alla stessa Orvieto, laterizi utilizzati per la costruzione della cattedrale ed altri materiali come le tessere dei mosaici della facciata ad opera del maestro vetraio monteleonese Consiglio Dardalini.
La produzione di laterizi storicamente molto attiva nelle antiche fornaci, ha caratterizzato l’aspetto del paese (e di altri borghi vicini) donando un caratteristico colore rossastro ai suoi edifici.
All’interno del paese, dell’originario castello oggi rimangono la porta di accesso alla base della “Torre Mozza” e le sue mura di difesa nella panoramica Piazza del Torrione. Tra gli edifici di culto invece, la chiesa del Santissimo Crocifisso, la chiesa di Sant’Antonio e la chiesa parrocchiale Collegiata dei Santi Pietro e Paolo con all’interno la pala d’altare opera della scuola di Pietro Vannucci detto il Perugino noto maestro della pittura umbra del Rinascimento. La tavola rappresenta la Madonna con il Bambino, con ai lati gli Apostoli Pietro e Paolo.
Di epoche più recenti sono invece la Torre Civica costruita alla fine dell’800 su disegno dell’architetto locale Filidio Lemmi ed il Teatro comunale dei Rustici. Quest’ultimo è un gioiello architettonico realizzato nel 1732 in quello che era, in origine, il granaio del Palazzo del Podestà, il pozzo medievale ed altre costruzioni nella piazza principale del paese. Il teatro è uno dei più piccoli al mondo.
Avvicinandoci ancora di più ai nostri tempi, importante è il Centro di Documentazione “Attilio Parelli”, sorto con l’intenzione di rendere omaggio al compositore e direttore d’orchestra nativo di Monteleone d’Orvieto (1874-1944). Nelle teche sono conservati oltre cento manoscritti originali delle composizioni più celebri e di vari generi: composizioni per orchestra, melodramma, balletto, musica sacra vocale, lirica per canto e pianoforte, musica da camera. Sono stati ritrovati anche manoscritti dei segnali d’apertura (jingle radiofonici) dei programmi Radio Rai.
Il territorio di Monteleone è uno dei pochi regionali e nazionali in cui viene ancora prodotto lo zafferano mentre un altro prodotto autoctono è la Pera di Monteleone (o Pera Papera) una varietà piuttosto rara di questo frutto.