San Venanzo

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San Venanzo

Armonia tra uomo e natura

E’ il borgo più estremo dell’orvietano e principale centro dell’area del Monte Peglia. Le origini dell’abitato risalgono all’epoca etrusco-romana , dal XVI secolo San Venanzo divenne feudo dei Monaldeschi e rimase parte dei domini di Orvieto fino al XVIII secolo. Da questo secolo la storia del paese si lega a quella di un’altra importante famiglia locale, quella dei Faina.

Quest’ultima famiglia fece costruire sui resti del castello (di cui oggi rimane solo la vecchia torre) una signorile residenza con annesso un grande giardino. Oggi la residenza è la sede municipale del paese mentre il giardino è un parco pubblico con un pittoresco laghetto. Due sono le chiese di particolare interesse, la  chiesa di San Venanzo Martire e quella della Madonna Liberatrice.

San Venanzo si trova in un territorio di grande pregio ambientale, quello del Monte Peglia che, dal 2018, è stato dichiarato riserva MAB Unesco a riconoscimento di un antico e armonioso rapporto tra uomo e ambiente e di una notevole biodiversità.  A queste qualità si aggiunge la rilevanza di siti e ritrovamenti  come la breccia ossifera villafranchiana (risalente al Paleolitico) che costituisce la traccia più antica della presenza dell’uomo nell’Italia centrale ed il Parco Vulcanologico di San Venanzo.

Per valorizzare ed illustrare le caratteristiche geologiche della zona, nel 1999 è nato il Museo Vulcanologico, a cui nel 2004 si è aggiunto un sentiero che si sviluppa all’interno dell’ex cava di Venanzite e dove 265.000 anni fa erano attivi 3 piccoli vulcani (detti vulcani “bonsai”) le cui colate laviche hanno prodotto rocce effusive e minerali tra cui appunto la “Venanzite”, una roccia studiata dalla fine del 1800 per la sua insolita origine e composizione ed unica al mondo.

Il Museo Vulcanologico, ospitato in un palazzo vicino al municipio espone  questo raro minerale oltre a fossili di animali e piante ed un antiquarium in cui è possibile ammirare  reperti di epoca etrusco-romana ritrovati nel territorio.

Un territorio molto ampio quello di San Venanzo e disseminato da una miriade di torri e castelli medievali diffusi nelle piccole frazioni di Rotecastello, San Vito in Monte, Pornello, Ripalvella, Poggio Aquilone, Civitella dei Conti, Collelungo ed Ospedaletto.

Per le sue caratteristiche tutta l’area è apprezzata per gli amanti del trekking e delle escursioni nei numerosi sentieri, per gli amanti della natura e della buona tavola. Oltre infatti ai prodotti del bosco (castagne, selvaggina, funghi) molto apprezzate sono anche le lavorazioni delle carni, tra cui spicca la “Sella di San Venanzo”.