Dai vigneti doc ai boschi selvaggi

Itinerari

Dai vigneti doc ai boschi selvaggi

Poggiomontone, La Sala, Ficulle, Casella, Bagni

Percorso ad anello di 45,5 km che, dopo aver attraversato le colline argillose coltivate a vigneti, raggiunge il caratteristico borgo di Ficulle, per poi infilarsi nella valle del Chiani, sul lato opposto della Area Naturale Protetta dell’Elmo Melonta, selvaggia ed impenetrabile.

Si parte dal grande piazzale delle FFSS (Piazzale della Pace) ad Orvieto Scalo (quota m 116) e si sottopassano la Direttissima e la A1, per poi costeggiare un piccolo invaso sino a immettersi sulla passerella pedo-ciclabile che consente di attraversare il fiume Paglia.
Si prosegue in direzione NO a fianco delle piste del ruzzolone, poi si percorre Via dei Meli sino all’immissione sulla SS 71 “Umbro Casentinese”, si supera la località La Svolta di Ciconia (zona di impianti sportivi) per poi affrontare lo scollinamento di Poggio Ancaiano, con vista a sinistra sugli impianti della discarica comunale. Si abbandona la statale in corrispondenza del bivio per Poggiomontone (km 6,9 quota m 150), scorgendo dopo poco a sinistra prima un laghetto e poi una ex struttura conventuale oggi sede di un’azienda agricola con viale d’ingresso alberato (proprietà privata); la strada rurale sale sino a guadagnare il crinale di una vasto sistema collinare argilloso, con interessanti fenomeni calanchivi, versanti boscati ed estesi quanto pregiati vigneti che ci accompagnano fino alla Tenuta del Castello della Sala, ove si producono vini famosi nel mondo. La storia del maniero dalla caratteristica torre circolare che fu dei Monaldeschi, le spettacolari cantine ed i paesaggi ben curati, contribuiscono a qualificare il nostro territorio rurale, ricco di cultura, risorse ambientali e prodotti tipici. Non mancano tratti con basolati di epoca antica. Ci immettiamo sulla Strada Provinciale 51 (km 14,4) proprio a valle del Castello e proseguiamo in discesa in direzione di Allerona, incontrando sulla sinistra la Chiesa di San Silvestro Papa; abbandoniamo presto la provinciale (km 15,6) imboccando a destra la strada bianca “Via Amelia” che sale decisamente di quota percorrendo un lungo e stretto dosso con versanti boscati e parti sommitali coltivate da piccoli proprietari, sino ad immettersi sulla SS 71 dopo 19,2 km (quota m 516). Da segnalare che poco ad ovest della Via Amelia corre la Cassia Antica che congiungeva Roma a Firenze e di cui si rinvengono numerose testimonianze nell’area orvietana.
Si gira a sinistra verso Ficulle e, dopo poco più di 200 m, si bypassa la statale salendo verso il cimitero, per poi rientrarvi all’altezza di un parco pubblico ben attrezzato all’interno del centro abitato; si prosegue in discesa attraversando il centro storico (km 20,8), da dove inizia il viaggio di ritorno sulla SS 71. Prima di lasciare il centro abitato non dimentichiamoci di dare visitare i caratteristici laboratori di terrecotte e, in uscita da Ficulle sulla destra, il Santuario della Madonna della Maestà.
Si pedala in salita fino al valico di Monte Nibbio (km 24,1 m 544), punto più elevato del percorso, da dove abbandoniamo la statale imboccando una strada bianca a sinistra in direzione della Casella; prima del complesso “I Poggi”, la strada scende con notevoli pendenze tra zone boscate sino alla Casella, nota struttura del turismo rurale (km 29,1 quota m 212), posta in un breve tratto pianeggiante in vicinanza del fiume Chiani. Di qui si prosegue in ripida salita verso la località San Gregorio, con saliscendi in area boscata sino al Porosaio (km 32,3 quota m 310); i luoghi appaiono selvaggi e consentono di ammirare le imponenti foreste dell’Area Naturale Protetta Elmo Melonta presenti sul versante opposto della selvaggia valle del Chiani.
La strada diviene molto dissestata scendendo sino al fosso Calenne, che segna il confine tra i Comuni di Ficulle e Orvieto. A questo punto dovremo affrontare una impegnativa salita su strada bianca in mezzo a boschi sino alla nuova zona residenziale di Bagni (km 36,3 quota m 302), frazione di Orvieto, in corrispondenza dell’immissione sulla SS 71 (km 33,6 quota m 169).
Attraversiamo la statale percorrendo una pista a tratti ripida in mezzo a campi e boschi, sino a riprenderla (km 38,0 quota m 156) nella zona di Pian del Vantaggio. Si prosegue sulla SS 71 sino alla località La Svolta, da dove si devia su pista campestre che, utilizzando anche un argine artificiale costruito come difesa idraulica del Chiani, ci consente di rientrare a Ciconia sino al punto di arrivo transitando sul vecchio tratto della SS 71, dopo km 45,5 dalla partenza.

I boschi dell’Elmo Melonta
Nel lungo tratto di strada che da Monte Nibbio attraversa la Valle del Chiani sino a Bagni, lo sguardo è spesso catturato dal versante opposto che appare interamente coperto dalle cupe foreste di leccio e macchia mediterranea dell’Area Naturale Protetta Elmo Melonta, istituita dalla Regione Umbria e caratterizzata da una estesa zona integrale destinata alla massima protezione dal punto di vista naturalistico-ambientale e coincidente con una delle aree core della Riserva mondiale della biosfera UNESCO del Monte Peglia. Per tale motivo, il percorso che in passato dalla Casella attraversava il Chiani immergendosi nell’area protetta, è stato sostituito da quello che da San Gregorio raggiunge prima il Porosaio e poi Bagni.

La selvaggia Valle del Chiani

I vigneti del Castello della Sala

La caratteristica torre circolare del Castello della Sala

La Sulla, una leguminosa tipica delle zone argillose

Il viale alberato di lecci che conduce a Poggiomontone

Il Santuario della Madonna della Maestà a Ficulle