Panorami esclusivi su Orvieto

Itinerari

Panorami esclusivi su Orvieto

Dal Paese delle rose all’acquedotto medievale, tra storia e natura

Percorso ad anello di 18,6 km, breve ma denso di elementi attrattivi, che sale su un altopiano, raggiungendo le località di Rocca Ripesena (Paese delle Rose), San Quirico (Castello) e Sugano, per poi scendere incrociando la Cassia antica, il Convento dei Cappuccini e l’acquedotto medievale.

Si parte dal piazzale superiore del Parcheggio coperto del Campo della Fiera posto sul lato ovest a ridosso della Rupe e ad essa collegata con scale mobili ed ascensori; si imbocca in ripida discesa la Strada delle Conce, lasciando sulla destra Porta Maggiore o Porta della Cava, per poi deviare in direzione di Sferracavallo lungo la discesa dritta e ripida di Santomanno.
Prima di giungere ad una affollata rotatoria, si gira a sinistra raggiungendo e attraversando Via Arno, da dove si raggiunge in discesa, su percorso in parte pedonalizzato, una ampia area verde attrezzata. Si attraversa su passerella pedonale il torrente Albergo La Nona imboccando la Strada comunale (km 1,5 quota m 154) che collega Sferracavallo a Rocca Ripesena. Dopo un primo tratto pianeggiante caratterizzato dalla presenza di numerosi orti privati, si sale tra dolci colline argillose coltivate a seminativi e pascoli, con qualche oliveto, sino alla piccola frazione di Orvieto addossata ai piedi di una rupe tufacea che ricorda, in miniatura, quella ben più rilevante del capoluogo. Rocca Ripesena è stata ribattezzata “Paese delle Rose” per l’originale collezione di pregiate rose che provengono da tutto il mondo conferendo al contesto un carattere di unicità. Si lascia la bici e si attraversa il percorso didattico che si sviluppa tra centinaia di varietà di rosa, per poi salire sulla ripida scalinata sino al pianoro della Rupe, ove è possibile spaziare con lo sguardo a 360 gradi.
Si risale in bici proseguendo sulla strada comunale in leggera salita. Si oltrepassa il cimitero locale e, dopo aver superato un incrocio di strade bianche ove si affaccia un gruppo di case di tipo rurale e mantenendo la strada principale, si imbocca a sinistra una strada secondaria (km 5,8 quota m 347), anch’essa classificata comunale; si percorrono in salita un paio di tornanti con tratti di antichi basolati lasciando sulla destra un antico mulino adibito ad abitazione privata; si giunge sull’altopiano di origine vulcanica, che consente affacci spettacolari su Orvieto attraversando a piedi l’esigua striscia boscata posta a sinistra della strada e facendo massima attenzione a non sporgersi oltre il margine segnato da possenti rupi basaltiche. Siamo all’interno di una fustaia di latifoglie in loc. Monte Tigno, il cui toponimo richiama “Tinia”, la Giunone etrusca, a dimostrazione della rilevanza archeologica del sito.
La strada prosegue in mezzo a campi aperti sino a giungere ad un incrocio (km 8,3 quota m 465) in prossimità del maestoso Castello di San Quirico di ricostruzione ottocentesca, che merita uno sguardo da vicino.
Si scende per le fonti del Tione, una sorgente di acque minerali ricercate per le loro proprietà diuretiche (km 9,3 quota m 392), superate le quali si gira a destra affrontando un impegnativo strappo in salita che ci conduce alla frazione di Sugano (km 9,9 quota m 433), attraversata la quale si procede per gradevoli coltivi su strada leggermente ondulata sino ad immettersi sulla pista coincidente con il tracciato della Via Cassia antica che conduceva da Roma a Firenze transitando per Orvieto. In leggera discesa si arriva sino al “Sasso tagliato” (km 12,8 quota m 395), legato secondo la tradizione al passaggio delle reliquie del miracolo di Bolsena poi conservate nella Cappella del Corporale del Duomo di Orvieto.
Si attraversa la SS 71 in loc. Buonviaggio e si percorre un breve tratto della dritta del Tamburino, per poi girare sulla strada consortile di San Valentino (km 13,1 quota m 340) che scende tra coltivi, oliveti e vigneti in zona di elevato interesse paesaggistico con vista sulla Rupe di Orvieto. Non la si percorre interamente, deviando a destra (km 15 quota m 218) lungo una strada in salita che intercetta (km 16 quota m 345) la strada comunale del vecchio acquedotto proveniente dal territorio in Comune di Porano. A questo punto si scende su pista dritta e sconnessa con tratti di vecchio basolato, lasciando a destra prima il Convento dei Cappuccini e poi la imponente struttura dell’Acquedotto medievale, sino alla località “Arcone” (km 16,9 quota m 191). Il percorso si immette a questo punto sulla omonima strada provinciale, quindi sulla SS 71 in corrispondenza della rotatoria in loc. Gabelletta, sino a raggiungere l’arrivo sul piazzale superiore del Campo della Fiera dopo km 18,6 dalla partenza.

Il Paese delle rose
Rocca Ripesena è un piccolo borgo posto ai piedi di una rupe tufacea che ricorda, in piccolo, la stessa rupe si cui sorge Orvieto. Il fascino dei luoghi ha motivato la A.Ge Associazione Genitori di Orvieto a crearvi un giardino dedicato alla rosa, fiore simbolo della bellezza e dell’amore. Rocca Ripesena, divenuta oramai il “Paese delle Rose”, vanta un percorso didattico con centinaia di varietà di rose provenienti da tutto il mondo che ne arredano i vicoli e gli angoli nascosti fino a condurre il visitatore sul pianoro della Rocca da dove si scopre Orvieto in tutto il suo splendore. La primavera è il momento esclusivo per apprezzare la fioritura delle rose, ma le caratteristiche del borgo lo rendono attrattivo per tutto l’anno.

Rocca Ripesena, Paese delle rose: vicoli caratteristici

Lato occidentale della Rupe di Rocca Ripesena

Orvieto da Rocca Ripesena

Parcheggio di Campo della Fiera, punto di partenza/arrivo

Il Castello di San Quirico

Glebionis segetum (Zampo di gallo), specie commestibile presente sull’altipiano dell’Alfina e rara in Umbria