Orvieto / Luoghi di fede
All'origine dell'ordine dei domenicani
Un imponente facciata in tufo dagli inconfondibili ornamenti in travertino e basalto, custodisce i tesori di Sammicheli e Arnolfo Di Cambio
La chiesa venne fondata nel 1233-1264, forse sulle rovine di un tempio etrusco.
Di imponente aspetto, alla chiesa in origine era annesso un grande convento domenicano. Dell’originaria costruzione che si sviluppava in tre navate per una lunghezza di 90 metri, resta ben poco in quanto l’edificio venne sottoposto, nell’arco dei secoli, a diverse trasformazioni che hanno alterato l’impianto del complesso. L’ ultimo intervento, nel 1934, ha comportato l’abbattimento di una parte della chiesa stessa e del convento per realizzarne la sede della prima Accademia femminile in Italia.
Oggi è possibile ammirare quindi, parte della struttura che si presentava inizialmente. Esternamente rimane la maestosa facciata in tufo con ornamenti in travertino e basalto mentre, al suo interno, sono presenti due pregevoli opere, una è la Cappella Petrucci realizzata nel 1517 da Sammicheli di Verona con il pavimento originale e, la più importante, il Monumento funebre del Cardinale de Braye scolpito nel 1282 da Arnolfo di Cambio, mirabile esempio di fusione tra architettura e scultura, recentemente restaurato e riportato al suo antico splendore.
L'antico duomo della città
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Un incontro tra religioni