La Libreria Albèri

Storia e cultura

Orvieto / Edifici storici

La Libreria Albèri

Lo scrigno del reliquiario del corporale

La Libreria Albèri

Indirizzo: Piazza Duomo
Tel e Fax: 0763 343592
E-mail: [email protected]

La Libreria Albèri restituisce un tratto fondamentale di quel tracciato orvietano rinascimentale che si sviluppò nel cantiere quattrocentesco del Duomo intorno ai grandi artisti presenti: Gentile da Fabriano, Piermatteo d’Amelia, Antonio da Viterbo, Pinturicchio e, sulle impalcature della Cappella Nova, Beato Angelico e Luca Signorelli.

Il suggestivo ambiente, inserito tra la cattedrale e i palazzi Papali fu edificato nel 1449 per accogliere la biblioteca dell’arcidiacono Antonio Albèri (1423ca – 1505), che nel testamento (1482) dispose di lasciare al Duomo la sua raccolta: oltre 300 volumi, tra manoscritti e preziosi incunaboli. E’ sull’esempio della Libreria Piccolomini, realizzata all’interno della cattedrale senese (1492-1507), che Albèri progettò di far costruire un nuovo ambiente per ospitare la sua biblioteca. Esso fu decorato tra il 1501 e il 1503, negli stessi anni in cui era attivo il cantiere della Cappella Nova affidato a Luca Signorelli. La Libreria Albèri accoglie un oggetto straordinariamente prezioso, carico di storia e di tradizione e di una valenza simbolica che ne supera il valore culturale e fa tuttora parte di una storia viva e reale: il Reliquiario del Corporale, il tabernacolo d’argento firmato dall’orafo senese Ugolino di Vieri nel 1338 che nei suoi smalti contiene il racconto figurativo più antico della storia del miracolo eucaristico avvenuto a Bolsena nel 1263.