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Il Pozzo della Cava
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Chiesa di San Giovenale
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La torre del Moro
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Il Duomo di Orvieto
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Il tempio etrusco del Belvedere
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Necropoli del Crocefisso del Tufo
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Il Museo Archeologico Nazionale
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Museo Civico ed Etrusco "Claudio Faina"
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Orvieto underground
I sotterranei del quartiere medievale
1° giorno: Il quartiere medievale
Il viaggio alla scoperta di Orvieto inizia dalla zona più antica, attraversando la Porta Maggiore, per secoli unico accesso alla città “alta e strana” protetta da mura naturali invalicabili. Percorrere la ripida via della cava è come fare un salto indietro nel tempo, circondati da antiche architetture medievali.
Di grande interesse è la visita al complesso ipogeo del Pozzo della Cava. Nel medioevo questi ambienti sotterranei ospitarono una fornace per la produzione di ceramica che rimase attiva fino al 1500. Il “Cantiere Ceramica” è il laboratorio attiguo al Pozzo della Cava dove è possibile osservare le fasi della produzione artigianale dell’arte ceramica, in passato considerata “arte minore”, ma che nel medioevo aveva la sua prestigiosa corporazione.
Altra preziosa attività artigianale è la produzione del merletto, che riprende la tecnica dell’uncinetto irlandese. I motivi decorativi che ne derivano sono unici soprattutto per la tecnica di esecuzione: i disegni prendono ispirazione principalmente dalle decorazioni dei bassorilievi del duomo. In via della Cava si può osservare un’abilissima artigiana produrre, nel suo laboratorio, trine meravigliose molto richieste da intenditori, appassionati e collezionisti.
La chiesa di San Giovenale, costruita in posizione strategica a dominare la valle sottostante, è senza dubbio uno dei monumenti più rappresentativi dell’architettura romanico-gotica della città. La costruzione della chiesa, finanziata da 7 nobili famiglie, ebbe inizio nel 1004. Gli affreschi che decorano l’interno possono essere considerati come un viaggio cronologico della pittura orvietana dal 1200 al 1500.
Imperdibile poi la visita alla Torre del Moro che, con i suoi 47 metri di altezza, ci offre in colpo d’occhio più spettacolare sulla città, grazie anche alla sua posizione di incrocio dei quattro quartieri. Da questa prospettiva molto particolare, lo sguardo sarà catturato dall’immensa e coloratissima facciata del Duomo, emblema della ricchezza e della grandezza della città nel medioevo. Il Museo dell’Opera del Duomo, ospitato nella prestigiosa sede dei Palazzi Papali, completa la visita alla cattedrale esponendo opere di grande pregio.
L'architettura sacra ai tempi degli etruschi
2° giorno: Etruschi e natura
Orvieto offre la possibilità di passeggiare nel verde a pochi passi dal centro della città grazie al percorso pedonale dell’Anello della rupe. Il turista avrà una percezione completamente diversa della rupe: non si cammina più “sopra”, ma “intorno” alla città. Gli scorci paesaggistici, inoltre, sono spettacolari praticamente ad ogni passo. L’itinerario inizia dal Tempio del Belvedere, un importante edificio di culto considerato uno degli esempi “canonici” dell’architettura sacra etrusca. A pochi passi dal tempio si trova il Pozzo di San Patrizio, un altro monumento simbolo di Orvieto.
Dalla rocca Albornoz si entra nel percorso dell’Anello e si raggiunge la necropoli etrusca del Crocifisso del Tufo, una delle emergenze archeologiche più interessanti della città. Le tombe, più di 200, in uso dal VI al IV sec. a. C. sono caratterizzate da un impianto “urbanistico” estremamente regolare, che doveva rispecchiare l’assetto urbano della “città dei vivi”. La necropoli è molto “loquace”: ogni tomba ha scolpito sull’architrave il nome del proprietario, che veniva sepolto insieme un ricco corredo funebre, i cui oggetti qualificavano il suo ruolo sociale.
Molti dei reperti rinvenuti nei sepolcri sono esposti nel Museo Archeologico Nazionale e al Museo della Fondazione Faina, entrambi in piazza del Duomo e costituiscono una sintesi delle conoscenze archeologiche su Orvieto. La visita ai sotterranei di Orvieto Underground conclude l’excursus sugli Etruschi.
3° giorno: Orvieto golosa
Dedicate un’intera giornata alla tradizione gastronomica della città e del suo circondario, ricordando che Orvieto fa parte della rete delle Cittaslow, movimento internazionale creato per difendere e divulgare le tradizioni agricole ed enogastronomiche locali.
Le distese di viti che ricoprono le colline circostanti fino a lambire la rupe ci ricordano che una delle produzioni simbolo del territorio è proprio il vino, prodotto nel territorio fin dall’epoca etrusca. Molte delle aziende vitivinicole si trovano in location magnifiche: manieri e castelli del XIV secolo fanno da sfondo alla degustazione di un buon calice di vino.
Da un’antica ricetta medievale, riportata alla luce da alcuni decenni, nasce un altro prodotto tipico di Orvieto a base di vino di uve rosse e visciole con aggiunta di alcool e zucchero. La produzione di olio EVO rappresenta l’altra eccellenza del territorio.